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5+1 Consigli per Trasformare la Vetrina del Negozio in una Macchina di Vendita

Poniamo un’ipotesi:

immaginiamo d’avere nel nostro tavolo, durante una cena, due imprenditori di spicco. Le loro attività sono ben avviate, gli affari procedono, eppure entrambi lamentano che manchi loro qualcosa, un dettaglio, che però potrebbe fare davvero la differenza.

Il più grande dei due, è un vecchio marinaio dell’imprenditoria: ha fatto i conti per anni con le fatture ed ormai il linguaggio economico è il suo pane. La sua attività sta in piedi con la forza della sua esperienza.

Il più giovane, è più un ninja del marketing: ha avuto il coraggio e la caparbietà di riunire le sue forze per investirle in un’idea. È tramite l’innovazione, che guarda il mondo e su questa basa la sua impresa.

Durante il dolce, la discussione comincia a divenire spinosa: i due battibeccano, la loro visione sul mercato sembra convergere su pochi punti. Il giovane ninja ha sete di novità, crede che i suoi clienti ne abbiano – ne è la prova la vetrina del suo negozio, piena di luci e colori, concettuale ed eccentrica. Mentre il vecchio marinaio lo sa bene che, ciò che ci contraddistingue e ci rende una parte significativa del mondo del mercato, sono le tradizioni che ad esso ci legano e che da generazioni vengono trasmesse – difatti, la sua trattiene pochi elementi, essenziali e genuini. Lascia che i suoi prodotti parlino per sé.

Allora come anteporre il valore della storia che respiriamo, e che siamo, alla necessità impellente di dare spazio a quei coraggiosissimi ninja di potersi appropriare di una fetta di storia, dipingendola a modo proprio?

Dopo qualche bicchierino gli animi si sciolgono, ed è proprio vero che in vino veritas: c’è voluto un menù lungo dalla pasta alla norma ad un buon prosecco per capire che, sì, in fondo non si è così distanti e quel dettaglio mancante era sotto i loro occhi.

Nell’imprenditoria, le ossa devono essere temprate dall’esperienza, impregnate dai valori che la tradizione tramanda, ma gli occhi, quelli devono avere sete di novità, guardando sempre oltre senza perdere mai di vista la propria identità culturale.

Solo così, una strategia di mercato, un’attività, diviene di successo: deve essere l’equazione perfetta tra ciò che possiamo essere, senza dimenticare mai ciò che siamo stati.

Quando si ha un esercizio commerciale, molti sono gli elementi che possono essere rappresentativi di quest’idea: con l’etica dei propri prodotti, dal design alla ricerca delle materie prime con cui realizzarlo. Un territorio, un’idea ed un’impresa possono essere ritratti in plurimi modi. Eppure, uno fra questi spicca per importanza, risulta essere a tutti gli effetti il proprio biglietto da visita: la vetrina del nostro negozio.

E questo, il ninja eccentrico ed il vecchio marinaio, lo sanno bene.

Le vetrine possono essere l’elemento decisivo che spinge un cliente ad entrare all’interno di un’attività o andare oltre: è un passaggio fondamentale nel processo dell’acquisto, ed il più delle volte, è una delle nostre migliori pubblicità. È una visual merchandising manager che lo afferma, Noelle Nicks, designer per le vetrine del Cole Hardware a San Francisco. Spendendo meno di 100 dollari per ognuna crea delle piccole opere contemporanee che difficilmente passano inosservate.

Noi di Tecknopack abbiamo riunito per i nostri clienti 6 consigli per trasformare le vostre vetrine in vincenti campagne di marketing.

1. RACCONTA UNA STORIA: Ogni prodotto esposto in vetrina deve raccontare una storia. Non è complesso come sembra: deve essere soltanto coerente. Bisogna tenere a mente il periodo in cui si allestisce ed il messaggio che si vuole trasmettere. Poniamo il caso che la propria merce debba essere la protagonista indiscussa del Natale: il cliente deve avere la sensazione che quel capo di abbigliamento sia disegnato su misura per una persona amata, o che quel panettone sia il miglior dono da portare a casa dei suoceri. Elegante, concettuale, ma vissuto: non dobbiamo vendere sogni inarrivabili, ma alla portata di ogni tipo di consumatore, aggiungendo piccole frasi capaci di attirare l’attenzione. Per esempio, nel periodo natalizio costellato da luci colorate e spese frenetiche, tutte le botteghe sono illuminate e ci si perde dinnanzi l’ennesima scritta SALDI. Quanto riderebbe un siciliano di fronte al messaggio: “Cu a Natali finiu i dinari, pi Capudannu resta a taliari”?

Farebbe la differenza, cogliendo lo spirito del momento. Raccontate storie, ma raccontatele in maniera diretta, tenendo sempre a mente chi sono i vostri interlocutori.

2. ORGANIZZA I PUNTI VISIVI: al supermercato, siamo più propensi ad acquistare i prodotti alla nostra altezza visiva. Non è un caso: i marchi, in base al prezzo ed all’importanza, vengono appositamente sistemati lì. Sono proprio quelli che dovete vedere. Lo stesso principio deve essere attuato sulla vostra vetrina: Nicks consiglia di posizionare un nastro blu al centro del vetro, dove verranno posti i pezzi chiave della vostra merce. Tenente a mente però, di non appiattirla mai: create diverse altezze, Susan Jamieson suggerisce di sospendere gli oggetti dal soffitto o di abbassarli vicino al pavimento, mantenendo un punto focale all’altezza degli occhi.

3. SORPRENDI I CONSUMATORI: esistono milioni di vetrine in tutta la città. Cosa rende la vostra unica? Create qualcosa che la gente si fermi a fotografare: eccentrica, personale, o anche solo attuale. Perché non lasciare una piccola bacheca di recensioni dei clienti, oppure ancora foto scattate dai consumatori mentre indossano i vostri abiti? Date loro un motivo per entrare. Rendeteli protagonisti della storia dei vostri prodotti.

4. ARRICCHISCILA SI, MA DI POCHI ELEMENTI: devono essere essenziali, quasi minimali. Siamo tutti noi abituati, da clienti, ad essere sopraffatti da una quantità tale di oggetti da non saper scegliere nemmeno cosa guardare. La confusione scoraggia i clienti. In questo caso sì, less is more.

5. AGGIORNALA DI FREQUENTE: non sono necessarie grandi manovre di restauro. Sarà sufficiente cambiare dei piccoli elementi ogni due settimane, o aggiungere delle foto a fine mese del prodotto preferito dalla clientela, magari ironizzandoci su, scrivendo una recensione a cinque stelle. Divertitevi con i vostri prodotti ed i vostri clienti.

6. GIOCA CON LE LUCI: l’impatto visivo che creano, è fondamentale. Schallert, designer, sconsiglia di appendere le luci direttamente sopra un prodotto, per evitare delle ombre troppo marcate ed un’illuminazione troppo piatta. Invece, risulta vincente utilizzare le luci per punti focali: piccole aree dove si vuole attirare l’attenzione, creando del dinamismo persino in 3mq.

Insomma, la vostra vetrina non deve essere soltanto una finestra di design sulla vostra merce, né tanto meno solo un cartellone pubblicitario. Deve parlare di noi, consumatori ed investitori: raccontare la nostra storia, la nostra etica del lavoro, la passione che mettiamo in ogni dettaglio, ma deve guardare al futuro, ricordando bene da dove si è partiti.

Parola di vecchi marinai!

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